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Agesc nelle principali organizzazioni che coordinano i genitori e gli ex-allievi

Intervista a Giuseppe Mariano, presidente Unaec Europa e vicepresidente Omaec.
Epa, da domani a Cipro l’Assemblea generale dei genitori europei sul tema della cura e istruzione della prima infanzia

Giuseppe Mariano, tesoriere di Agesc Piemonte, è un magistrato in pensione che siede con ruoli di presidente e vice presidente nelle principali organizzazioni che coordinano sia gli ex studenti di scuola cattolica che i genitori che esercitano la libertà di scelta educativa in istituzioni religiose.

Presidente Mariano, come funzionano queste organizzazioni?

Unaec riunisce federazioni e confederazioni di ex allievi a livello europeo ed è membro del Ceec, Comitato europeo dell’insegnamento cattolico; accoglie 29 Paesi, per un totale di 8 milioni di studenti in circa 30mila scuole cattoliche e ha nell’Oiec un corrispettivo mondiale. La sede è a Bruxelles ma le assemblee semestrali hanno luogo in un Paese sempre diverso. Omaec coordina invece tutte le federazioni e confederazioni di ex allievi a livello mondiale e ne promuove nuove aperture. Ha un rappresentante nell’Unesco.

Quali le azioni di queste organizzazioni?

Unaec ha prodotto uno studio intervistando tutti gli ex allievi d’Europa sul valore e il concetto di cittadinanza europea, poi presentato a Bruxelles alla Commissione europea, con l’obiettivo di conoscere se e quanto l’insegnamento delle scuole cattoliche abbia valorizzato questa consapevolezza. Ricordo che Unaec ha un seggio permanente a Strasburgo e partecipa alle decisioni in materia di cultura, sanità, diritti dell’uomo, ecc. Stiamo lavorando inoltre ad una Carta europea dell’ex allievo delle scuole cattoliche: un documento programmatico che dovrebbe servire come base per orientamenti e comportamenti. Sappiamo che non tutti gli ex allievi sono cattolici: ci sono anche ortodossi e in alcuni Paesi, come la Svezia, i cattolici preferiscono frequentare le scuole statali.

Programmi per l’immediato futuro?

Tra ottobre e novembre di quest’anno avranno luogo a Roma le manifestazioni per il 50° della fondazione di Omaec.

In Italia la crisi delle scuole cattoliche è ormai palese e molte chiudono. E in Europa?

L’Italia è come Malta e il Portogallo, dove non esistono strumenti fiscali e di sostegno economico al sistema educativo non statale. Invece in Francia, Germania e Belgio il sistema paritario viene garantito con finanziamenti appropriati. In Albania i finanziamenti vengono erogati direttamente alle comunità religiose. Comunque nel Ceec c’è anche il Cpec, l’organizzazione europea dei genitori delle scuole cattoliche. A proposito di organismi internazionali di rappresentanza dei genitori, Agesc esprime anche il vice presidente dell’Epa - European parents association - Claudio Masotti, membro dell’esecutivo e webmaster dell’associazione. Epa si conferma come interlocutore essenziale all’interno della Ue in tema di istruzione ed educazione delle nuove generazioni.

Da domani a Paphos (Cipro), capitale europea della cultura 2017, avrà luogo la due giorni dell’Assemblea generale Epa, con la partecipazione di 28 associazioni da 20 Paesi europei. Tema dei lavori la presentazione del documento “Esigenze e disposizioni di istruzione e cura della prima infanzia: il punto di vista dei genitori”.