Per una scuola all'altezza dei suoi compiti: più autonomia e piena parità.
Documento finale del Consiglio Nazionale del 27 febbraio 2021
Documento finale del Consiglio Nazionale del 27 febbraio 2021
La decisione del Parlamento rappresenta un passo importante nella direzione di considerare, finalmente, le scuole paritarie parti costitutive del sistema nazionale di istruzione
Rappresentanza dell’Agorà della parità – Principali Associazioni Rappresentative della Scuola Paritaria di ispirazione cristiana e cattoliche
Comunicato Stampa 28 maggio 2020
Invitiamo i genitori a sostenere l’iniziativa promossa in Lombardia, attraverso la diffusione della petizione “IO CI STO”
Nelle bozze si prevedono risorse straordinarie, quasi 1,5 miliardi per l’istruzione, ma solo per la scuola statale
Contributo dell'Associazione Genitori Scuole Cattoliche con alcune richieste per il Sistema Nazionale di Istruzione
L'AGeSC Lombardia è disponibile a condurre un dialogo con le diverse Amministrazioni e a condividere nell'ottica del bene comune le modalità di intervento più appropriate.
Chiediamo che i provvedimenti di tipo economico presi dal Governo siano rivolti anche alle famiglie che mandano i loro figli nelle scuole paritarie
Chiediamo di sostenere le scuole paritarie e le famiglie che le frequentano, per contribuire a ripartire con speranza e fiducia nel bene comune.
È gravissimo che l’Amministrazione scolastica non tenga in considerazione, come elemento vincolante, quanto deciso dal legislatore.
Nella nuova legislatura ci aspettiamo un passo avanti per la libertà di scelta della scuola
Avvio dell’iter parlamentare di conversione in legge del DL 126/2019 (cd “salvaprecari”) ritenendo significativa l’intervenuta apertura ai docenti “precari” delle paritarie e ritenendo che si possano fare ulteriori passi avanti
Le scuole paritarie fanno parte in modo irreversibile del sistema nazionale di istruzione, e questa caratteristica fondamentale dell’ordinamento scolastico italiano deve essere sempre rispettata
Secondo l’art. 5 della legge 104/1992 il diritto di scelta dei servizi è uno degli obiettivi da perseguire per realizzare l’integrazione sociale delle persone con disabilità.
Assordante silenzio intorno all'istruzione scolastica e alla libertà di insegnamento
I diritti dei genitori sono violati sei i figli sono costretti a frequentare lezioni e scuole che non corrispondono alla persuasione religiosa dei genitori o se viene imposta un'unica forma di educazione della quale sia esclusa ogni formazione religiosa
"La scuola vivrà bene se le famiglie daranno non soltanto i loro figlioli, per liberarsi da questo gravissimo compito dell'educazione, ma se daranno il loro affetto, la loro vicinanza, la loro vigilanza, il loro sostegno, l'appoggio morale."
No alla ‘statolatria’. Si all’autonomia, alla libertà di scelta educativa, al valore del diritto, e non solo del dovere, di educare