Richiesta per le famiglie delle studentesse e studenti italiani

Contributo dell'Associazione Genitori Scuole Cattoliche con alcune richieste per il Sistema Nazionale di Istruzione

Richiesta per le famiglie delle studentesse e studenti italiani

Presidente del Consiglio dei Ministri Prof. Giuseppe Conte
al Portavoce della Presidenza del Consiglio
al Ministro dell’Istruzione On. Lucia Azzolina
al Viceministro dell’Istruzione On. Anna Ascani
al Sottosegretario dell’Istruzione On. Giuseppe De Cristofaro
al Ministro dell’Economia e delle Finanze On. Roberto Gualtieri
al Sottosegretario del Ministero dell'Economia e delle Finanze On. Pier Paolo Baretta

OGGETTO: Richiesta per le famiglie delle studentesse e studenti italiani.

Alcuni Paesi europei hanno deciso la riapertura della Scuola ancora prima della ripresa delle attività economiche perché l’istruzione è considerato un settore strategico, non solo un obbligo per la formazione delle nuove generazioni. Il Governo italiano ha deciso di non riaprire a maggio, rinviando tutto a settembre. Come famiglie chiediamo una riflessione rispetto al prossimo anno scolastico, che preveda una maggiore flessibilità nelle modalità di ritorno in classe e alla didattica a distanza, per garantire il diritto di accedere alle scuole di ogni ordine e grado e all’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) a tutti gli studenti, soprattutto quelli che vivono in aree non facilmente raggiungibili dalla rete internet o le cui famiglie vivono un disagio socio economico tale da non consentire il libero accesso alla didattica a distanza. Come genitori chiediamo di fare tesoro delle straordinarie esperienze fatte in queste settimane in autonomia dai docenti di molte scuole.
Raccomandiamo di prevedere una riapertura in condizioni di sicurezza per ogni scuola del Sistema Nazionale di Istruzione con protocolli che prevedano l’accurato uso di presidi sanitari e igienici per studenti, docenti e personale della scuola e le modalità di loro smaltimento.
La preannunciata riapertura del mondo economico coinvolge direttamente le famiglie dei nove milioni di studentesse e studenti del Sistema Scolastico Nazionale. Queste famiglie sono composte da genitori che sono, contemporaneamente, lavoratrici e lavoratori che dovranno riprendere l’occupazione. I figli minori a chi saranno affidati? Non sarà possibile usare la risorsa italiana dei nonni per gli impedimenti stabiliti alla mobilità delle persone anziane. Non esistono milioni di baby sitter a cui affidare i figli in età scolare. Nelle aree e per le attività dove si tornerà al lavoro si devono pensare risposte concrete per i prossimi mesi, perché tanti genitori saranno chiamati a lavoro per tutto il periodo estivo e il rischio che i ragazzi passino il loro tempo per le strade è concreto. Si finanzino le aperure di centri estivi gratuiti per dare adeguata risposta.

Per le famiglie meno fortunate in cui i genitori hanno perso il lavoro o sono stati messi in cassa integrazione chiediamo rapidi interventi per sostenere le spese per la didattica a distanza e il mantenimento dei figli per i prossimi mesi da parte dello Stato e degli Enti Locali.

Si raccomanda una particolare attenzione a predisporre una disciplina speciale, per l’anno scolastico 2019/2020, per la valutazione finale degli studenti di tutti gli ordini e gradi di scuola e per l’ammissione degli studenti alla classe successiva, per l’eventuale integrazione e recupero degli apprendimenti dei medesimi studenti e per lo svolgimento degli Esami di Stato conclusivi del primo e del secondo ciclo di istruzione tenendo conto delle difficoltà che gli studenti hanno dovuto affrontare in questo periodo di emergenza.

Poco si è parlato dei ragazzi e delle ragazze diversamente abili in questo periodo di Covid-19 e della loro esclusione dalla scuola e dalla vita sociale, specie di coloro che hanno bisogno di costante presenza degli educatori. Quante famiglie sono state abbandonate o, peggio, “dimenticate”. Si devono approvare provvedimenti specifici perché nessuno venga lasciato indietro. Alla vigilia della Fase-2 si deve pensare anche al personale che sarà necessario assumere per adeguarsi alle prossime disposizioni sanitarie nel settore educativo/scolastico.
In un Paese in declino demografico da anni, il Governo trova le risorse per nuove assunzioni nella scuola statale, mentre cala il numero degli alunni, ma non finanzia il Piano Famiglia. Trovi risorse anche per l’assegno unico per i figli in età scolare delle famiglie italiane, vere risorse della Società.

Venga garantita la libertà di scelta educativa da parte delle famiglie e la libertà di insegnamento delle scuole paritarie mediante adeguati stanziamenti statali straordinari e strutturali per Scuole e Centri di Formazione Professionale, si dispongano i bandi per consentire a tutte le scuole di poter fruire del personale docente necessario per l’inizio del prossimo anno scolastico ma anche la previsione normativa per poter assumere personale docente munito di idoneo titolo di studio anche se in assenza di abilitazione.
Il sostegno alle famiglie e al Sistema Scolastico Nazionale, considerato nella sua totalità di scuole statali e paritarie, sono condizioni basilari per ridare un futuro all’economia italiana e garantire coesione sociale all’Italia nello sforzo unitario al quale siamo tutti chiamati.

L’AGeSC chiede che venga previsto:

  • Il rimborso alle famiglie delle spese scolastiche (comprese le rette) sostenute per il periodo marzo/giugno 2020 e detraibilità totale per la frequenza scolastica e per i servizi educativi nelle scuole paritarie nel corso del 2020 rimaste a carico delle famiglie.
  • L’attivazione immediata di provvedimenti a sostegno delle famiglie con figli in età scolare (assegno unico o provvedimenti similari)
  • L’aumento dello stanziamento a favore degli alunni delle Scuole Paritarie e dei Centri di Formazione Professionale per l’acquisto di dispositivi digitali individuali per la fruizione delle piattaforme di didattica a distanza, nonché per la necessaria connettività di rete.
  • L’apertura di centri estivi finanziati dalle Pubbliche Amministrazioni (Stato, Regioni, Comuni) per garantire un servizio ai minori fino alla ripresa dell’attività scolastica a settembre 2020 utilizzando tutte le strutture e spazi che la società civile può mettere a disposizione.
  • La creazione di un fondo statale straordinario e strutturale di contributo aggiuntivo per le Scuole Paritarie e i Centri di Formazione Professionale per l’anno scolastico 2019/2020.
  • Le Scuole Paritarie senza scopo di lucro (No Profit) siano esentate da qualsiasi tributo nazionale e locale per tutto l’anno solare 2020.

Grazie per l’attenzione.
Il Presidente Nazionale AGeSC
Giancarlo Frare

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