Difendiamo la vera scuola paritaria e l’istruzione di valore
Irregolarità e procedura di revoca della parità avviata per 47 scuole di 2° grado, ad esito delle ispezioni ministeriali svolteRiteniamo doveroso, come associazione che ha tra i propri scopi statutari quello di qualificare e promuovere la scuola cattolica e che da sempre opera per il riconoscimento di una parità effettiva all’interno del sistema pubblico dell’istruzione, intervenire per commentare la procedura di revoca della parità avviata per 47 scuole di 2° grado, ad esito delle ispezioni ministeriali svolte.
È opportuno innanzitutto dire che le ispezioni hanno riguardato quegli istituti in cui era stato rilevato negli ultimi anni scolastici un incremento anormale degli iscritti alle classi terminali a fronte di numeri esigui registrati tra le classi iniziali. Il sospetto, poi confermato dalle indagini effettuate, era quindi che il passaggio dalla scuola statale a quella paritaria avvenisse solo in funzione dell'esame di maturità.
Le regioni in cui il fenomeno è stato rilevato e indagato sono tre: Lazio, Campania e Sicilia.
Le irregolarità emerse sono gravi ed evidenziano carenze tali da rendere praticamente impossibile il servizio scolastico. Si va dal numero di aule insufficienti in rapporto agli iscritti e alle classi, con arredi mancanti o insufficienti, all’eliminazione totale di alcune discipline; dalla mancanza dei laboratori, o delle cucine e delle derrate alimentari negli istituti alberghieri, a classi con un tasso di studenti residenti fuori regione pari al 90%. Fino ad arrivare a casi di personale docente privo di abilitazione e persino del titolo di accesso per l'insegnamento delle discipline.
Basterebbero questi rilievi per capire che questi istituti nulla hanno a che fare con le scuole paritarie e neanche con il sistema di istruzione pubblico di cui esse fanno parte. Semplicemente questi istituiti nulla hanno a che fare con l’idea di scuola pubblica e bene ha fatto il Ministro Valditara ad andare a fondo con le ispezioni avviate un anno fa e prendere i provvedimenti che sono stati avviati.
Le scuole paritarie che noi genitori dell’AGeSC e tanti altri come noi conoscono, frequentano e supportano sono tutt’altro che “diplomifici”. Sono comunità spesso ispirate dai carismi dei loro fondatori, volti alla creazione del bene e alla testimonianza della verità attraverso una vita dedicata alla cura dei più piccoli e dei più giovani.
La scuola paritaria, inoltre, garantisce il primato dei genitori nell’educazione dei figli, sancito dall’art. 30 della Costituzione e realizzabile solo mediante la libertà di scelta educativa. Un valore civico irrinunciabile che come Associazione difenderemo sempre anche dagli abusi e dalle speculazioni come quelli perseguiti dall’azione ministeriale che approviamo pienamente e a cui va il nostro plauso.
Umberto PalaiaPresidente Nazionale
UFFICIO STAMPA:
Alice Manganotti: ufficiostampa@agesc.it