Scuola, l’eccellenza è anche in periferia

Rapporto Eduscopio: bene le paritarie, con i primi due Classici di Milano
Scuola, l’eccellenza è anche in periferia

Si rafforza la presenza di scuole d’eccellenza nei territori alla periferia delle grandi città, soprattutto in percorsi come i licei delle Scienze umane, linguistico e artistico e gli Istituti tecnici, mentre le metropoli confermano la leadership per quanto riguarda i licei Classico e Scientifico, dove a primeggiare sono gli istituti paritari, come a Milano. Sono queste le principali evidenze della nuova edizione di Eduscopio. it, il portale della Fondazione Agnelli, online

Sda questa mattina ( www.eduscopio.it), con i dati aggiornati sulle scuole superiori che meglio preparano all’università o all’ingresso nel mondo del lavoro. Realizzato analizzando i dati di circa 1 milione e 260mila diplomati in tre anni scolastici successivi (dal 2012-2013 al 2014-2015) in 7mila indirizzi di studio nelle scuole superiori statali e paritarie, Eduscopio è uno strumento utile alle famiglie per orientarsi nella scelta della scuola superiore dei figli. Dal 2014, il portale, completamente gratuito, è stato visitato da 1,2 milioni di utenti, con un incremento medio annuo dell’8,4% e 5,2 milioni di pagine consultate.

Per stilare la classifica dei migliori licei, Eduscopio utilizza l’Indice Fga (Fondazione Giovanni Agnelli), che pesa al 50% la velocità nel percorso di studi (percentuale di crediti universitari ottenuti) e la qualità negli apprendimenti universitari (media dei voti agli esami). Questo parametro è stato impiegato per valutare il percorso di 707.827 diplomati al primo anno da immatricolati. Si scopre, così, che, a Milano, ai primi due posti tra i licei classici ci sono due istituti paritari (l’Alexis Carrel e il Sacro Cuore), mentre tra gli scientifici a primeggiare sono gli statali Alessandro Volta e Leonardo Da Vinci, con il Sacro Cuore sul terzo gradino del podio. A Torino, invece, il classico migliore è il Cavour e a Roma il Tasso, a Bologna il Minghetti, a Firenze il Dante Alighieri e a Napoli il Sannazaro.

La rivincita dei territori si consuma negli altri percorsi, come i Licei delle Scienze applicate, che vede al primo posto il Gaetana Agnesi di Merate, cittadina in provincia di Lecco, oppure come i Linguistici, con il Legnani di Saronno, nel Varesotto, in vetta e il Greppi di Monticello Brianza sul secondo gradino. Periferie sugli scudi anche nei licei artistici, con il paritario Preziosissimo Sangue di Monza primo e il Lucio Fontana di Arese in terza posizione.

Un secondo parametro indagato da Edu- scopio è relativo alla capacità degli istituti tecnici e professionali di preparare i ragazzi all’ingresso nel mondo del lavoro, misurata attraverso la percentuale di diplomati occupati, cioè che hanno lavorato per più di sei mesi in due anni dal diploma e la coerenza tra studi fatti e lavoro svolto. Tra i tecnici tecnologici di Torino, il migliore è il Pininfarina di Moncalieri, con il 74% dei diplomati occupati, mentre nel Milanese, al primo posto si piazza il paritario Ernesto Breda di Sesto San Giovanni (72% di occupati). Il risultato migliore viene, ancora una volta, dalla periferia e lo fa registrare il Leonardo da Vinci di Carate Brianza (in provincia di Monza e Brianza), con il 79% di diplomati occupati, seguito dal Jean Monnet di Mariano Comense e dal Viganò di Merate, nel Lecchese, rispettivamente con il 77% e il 75% di diplomati che hanno trovato lavoro.

Avvenire del 8 novembre 2018 - Paolo Ferrario

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