QUARESIMA 2025

QUARESIMA 2025

La Quaresima si apre con un segno eloquente: l’imposizione delle Ceneri.

E’ un segno eloquente di fragilità, di consumazione di quanto c’era prima. La tradizione cattolica ha visto in questo segno un richiamo alla fragilità della vita alla sua inconsistenza, ma anche alla polvere dell’Origine sulla quale Dio ha alitato il suo Spirito vitale dando forma all’esistenza. Il racconto biblico dell’Origine dice che l’uomo contiene in sé sia il nulla, sia la pienezza, poiché è stato creato dalla polvere del suolo e allo stesso tempo “chiamato da Dio all’esistenza” per far brillare sul suo volto l’immagine del suo Creatore. L’uomo è una combinazione tra finitezza del suo tempo e desiderio di eternità.

Questo tempo di preparazione alla Pasqua è allora tempo per prendere maggiormente coscienza della dimensione “creaturale” dell’uomo. Una dimensione, una parola - “creatura” - che il nostro mondo non ama ricordare. Un bellissimo discorso del Papa Benedetto XVI, del 2012 così affermava:

Parlare dell’uomo e del suo anelito all’infinito significa innanzitutto riconoscere il suo rapporto costitutivo con il Creatore. L’uomo è una creatura di Dio. Oggi questa parola – creatura – sembra quasi passata di moda: si preferisce pensare all’uomo come ad un essere compiuto in se stesso e artefice assoluto del proprio destino. La considerazione dell’uomo come creatura appare «scomoda» poiché implica un riferimento essenziale a qualcosa d’altro o meglio, a Qualcun altro - non gestibile dall’uomo - che entra a definire in modo essenziale la sua identità; un’identità relazionale, il cui primo dato è la dipendenza originaria e ontologica da Colui che ci ha voluti e ci ha creati. Eppure questa dipendenza, da cui l’uomo moderno e contemporaneo tenta di affrancarsi, non solo non nasconde o diminuisce, ma rivela in modo luminoso la grandezza e la dignità suprema dell’uomo, chiamato alla vita per entrare in rapporto con la Vita stessa, con Dio. (10 Agosto 2012)

Fare scuola di Ispirazione Cristiana è dunque una grande opportunità per richiamare questa visione della vita in rapporto con Dio. Lui infatti è Principio e Compimento della vita umana e ci insegna una gratitudine che diventa cura della vita.

Anche nella lettera di Papa Francesco per la preparazione del Giubileo si sottolinea queta visione creaturale della vita e del mondo intero:

Sentendoci tutti pellegrini sulla terra in cui il Signore ci ha posto perché la coltiviamo e la custodiamo (cfr Gen 2,15), non trascuriamo, lungo il cammino, di contemplare la bellezza del creato e di prenderci cura della nostra casa comune. (11 Febbraio 2022)

Il percorso quaresimale possa essere un’occasione per riprendere consapevolezza di questa visione “alta” dell’ esistenza, dove l’uomo è chiamato dal Non-essere all’Essere dentro il rapporto con Dio che lo ha pensato per ricevere e modellare la sua storia come un’opera d’arte originale.

Don Alessandro Colombo
Assistente Ecclesiastico AGeSC