In arrivo il nuovo patto scuola-famiglia

Rimettere al centro il primato educativo dei genitori, spingendo e provocando anche una loro partecipazione e una presenza reale
In arrivo il nuovo patto scuola-famiglia

Il Forum delle associazioni familiari sta portando avanti un lavoro serio nel mondo della scuola, al servizio di tutti, nell’ambito di un’esperienza istituzionale a vari livelli. In questo quadro è in corso al Miur una rivisitazione del cosiddetto Patto di corresponsabilità che vedrà la luce alla fine di novembre. Non si tratta di una novità assoluta: il patto esiste da 10 anni. Ma ne viene completamente ribaltato lo spirito perché finora aveva una veste per così dire sanzionatoria: i genitori sono chiamati in causa solo se accade qualcosa di negativo e devono risponderne. Il nuovo patto, invece, rappresenta qualcosa non di difensivo ma piuttosto di propositivo, che ricolloca nella giusta prospettiva la responsabilità educativa della famiglia. Vincola i genitori a collaborare con la scuola fin dall’inizio. Altra novità importante è che sarà in vigore non solo nella secondaria ma fin dalla primaria e diventa così centrale l’atto con cui i genitori iscrivono il figlio alla scuola.

Dunque non ci si inventa chissà cosa ma il decreto viene rivisto alla luce di una ripresa di consapevolezza da parte della scuola e da parte delle famiglie. Ci si rimette al tavolo, un’immagine che a me piace molto, insieme. Il genitore porta quelle che sono le richieste di condivisione educativa, la scuola risponde con delle proposte che verranno elaborate durante l’anno per diventare esperienza viva e vivace. Tutto questo avrà come punto di riferimento lo sguardo sullo studente che vedrà, pur nella sua crescente autonomia, la collaborazione che si instaura tra famiglia e scuola e questo non può che essere positivo.

Nei prossimi giorni, forse già la prossima settimana, sono attese anche le novità sulle linee guida previste dal comma 16 della legge 107, quello sull’identità di genere e la discriminazione, uno dei punti critici della legge sulla “buona scuola”. E’ stato fatto un grosso lavoro di una commissione di esperti, l’esito verrà riproposto e qualche risultato positivo dovrebbe arrivare. Questi due aspetti sono strettamente collegati, frutto del desiderio di rimettere al centro il primato educativo dei genitori, spingendo e provocando anche una loro partecipazione e una presenza reale. Perché non bastano leggi e circolari. Il punto è tradurle in realtà concrete non solo da parte di dirigenti e docenti ma anche delle famiglie. E’ questo il senso dell’iniziativa “Immischiati” che il Forum sta portando avanti in tutta Italia per un’opera di sensibilizzazione, di lavoro nelle scuole molto semplice ma che crei vere occasioni di incontro e di collaborazione.

Vicepresidente del Forum delle famiglie