"CHE COSA CERCATE"

Vorremmo condividere queste riflessioni, di Don Alberto Angaroni della Comunità Pastorale Ascensione del Signore di Monza scritte in seguito a un incontro pensato per i docenti delle scuole medie superiori paritarie di Monza
"CHE COSA CERCATE"

"Che cosa cercate?

Quando un genitore si avvicina alla nostra scuola che cosa cerca? Quando un ragazzo entra ogni mattina in classe che cosa cerca? Quando un docente inizia una nuova ora di lezione, anche lui che cosa cerca? Credo che cerchi la scuola come luogo dell’esperienza. Cioè come luogo dove non viene censurata la domanda sulla vita, ma viene portata alla ribalta. Gesù, quando gli viene posta questa domanda dai discepoli (Gv 1,38), risponde con semplicità e schiettezza: “Venire, vedrete!”. Vieni tu a fare esperienza del rapporto con me, a vedere con i tuoi occhi cosa succede. Un’esperienza di vita. La scuola è già, di per sé, il luogo dell’esperienza, perché la vita non rimane chiusa fuori dalle aule, ma ognuno di noi, piccoli e grandi, porta, anche senza accorgersi, la sua vita con sé. E la condivide.

La scuola come luogo dell’esperienza dell’io. Perché imparo a conoscermi, a misurarmi, a dire chi sono. Posso fare questo perché non sono solo. La scuola è un’esperienza del noi. Di una comunità, la classe, di un lavoro insieme (tra colleghi), di un cammino di crescita, accorgendosi dei più piccoli e dei più grandi. È campo di semina del domani, di una società che speriamo più giusta e fraterna, più attenta a tutti, più pacifica. È esperienza del noi anche di fronte alle fatiche e alle fragilità della società contemporanea: la debolezza dei legami famigliari produce talvolta un deficit educativo, anche sui comportamenti basilari dello stare insieme, che la scuola è chiamata a cercare di sanare, quando trova famiglie disposte a dare fiducia alla proposta.

Settimana scorsa, credo per la prima volta nella nostra città, abbiamo avuto un incontro pensato da tutte le scuole paritarie di Monza per i docenti delle medie e superiori delle nostre scuole, aperto anche a tutti gli altri insegnati interessati. Abbiamo messo al centro la figura dell’adulto. Quale adulto un ragazzo cerca quando entra a scuola? Quali attese di fronte a chi ti sta davanti? Abbiamo fatto precedere la relazione del prof. Triani, che abbiamo invitato a parlare, con una serie di brevi testimonianze raccolte dai ragazzi di alcune scuole. Anch’io ho fatto questo lavoro in classe, con la terza media. Una ragazza della nostra scuola ha scritto così: “Vorrei incontrare una guida, un adulto che sono in grado di invidiare positivamente perché mi piace il suo punto di vista sulle cose e una passione vera sulla realtà. Quello di cui ho bisogno è incontrare qualcuno che mi fa riaprire lo sguardo sulla realtà mostrandomi in prima persona, e non solo attraverso esempi, come vive qualcuno che la felicità la sta cercando, però ha capito la passione giusta per trovarla.” Una sfida interessante e coinvolgente, perché ancora, nelle pieghe delle nostre vite, possa nascere la domanda dei primi discepoli, possa accadere quel “venite e vedrete” che ha cambiato la vita degli apostoli e di tanti dopo di loro, possa l’esperienza di una vita insieme far nascere il cambiamento di un mondo nuovo.

Siamo sostenuti dall’amicizia del dott. Fabio Castelli, che ci ha lasciato in modo così tragico e repentino questa estate, e accompagnati dalla presenza del nuovo direttore amministrativo dott. Maurizio Rea. Insieme, preside (prof.ssa Kadolph), docenti e personale, accompagnati da noi sacerdoti della comunità, ci proponiamo, in questo tempo di open day, alle famiglie della nostra città e del circondario come luogo dell’esperienza, della ricerca dell’io, della bellezza del noi. Se avete desiderio di scoprire qualcosa in più, venite anche voi a vedere."