25 ANNI DI LEGGE DI PARITÀ E DOTE SCUOLA

DARE COMPIMENTO ALLA LIBERTÀ EDUCATIVA
25 ANNI DI LEGGE DI PARITÀ E DOTE SCUOLA

Il Convegno si svolgerà a Milano il 24 marzo alle ore 15.00
Palazzo Lombardia, Auditorium G. Testori
Piazza Città di Lombardia, 1 - Milano

Interverranno diversi esperti e sarà presente il ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara.
Per Associazione Genitori Scuole Cattoliche interviene il presidente nazionale Umberto Palaia.

Questo il documento condiviso con le altre Associazioni:

"RILANCIO DEL DIRITTO CIVILE ALLA LIBERTA’ DI SCELTA EDUCATIVA"

Negli ultimi anni si è registrata una crescente disattenzione verso il ruolo della scuola paritaria, con un calo di interesse che coinvolge istituzioni, operatori, e gli stessi studenti e genitori che dovrebbero poter usufruire del diritto civile della libertà di scelta educativa.
Le cause principali di questa crisi includono il disinteresse politico che ha ostacolato l’attuazione della legge di parità, la mancata erogazione di aiuti finanziari alle famiglie e l’assenza di un adeguato aggiornamento dei contributi alle scuole. Ciò ha compromesso la sostenibilità economica delle istituzioni paritarie, portando alla loro progressiva riduzione.

Occorrono azioni concrete per evitare gravi conseguenze, tra cui:

  • l’impossibilità per le famiglie di esercitare il diritto alla scelta educativa
  • la mancata rimozione degli ostacoli economici e sociali che impediscono a tutti di accedere all’istruzione gratuita per otto anni
  • il rischio di un sistema scolastico dominato dalla sola scuola statale e da istituti privati con rette elevate, rendendo di fatto le scuole paritarie accessibili solo a fasce medio-alte
  • la perdita di pluralismo educativo e il rischio di omologazione culturale
  • la crisi delle scuole dell’infanzia paritarie, che in molti territori coprono oltre la metà del servizio richiesto.

Le normative nazionali e internazionali, dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani alla Convenzione sui diritti del bambino, sanciscono chiaramente il diritto all’educazione e il ruolo delle famiglie. La Costituzione Italiana stessa ribadisce questi principi negli articoli:

Articolo 3: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini,

Articolo 30: “E’ dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio

Articolo 31: “La Repubblica agevola con misure economiche … la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi”, istruzione e educazione compresi.

Articolo 33: “La legge, . (alle) non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali

Articolo 34: “La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.

Articolo 118: “…. favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà.

È sconcertante leggere tutti assieme questi articoli della Costituzione, perché appare evidente sia compito della Repubblica assicurare alla famiglia l’esercizio del proprio diritto/dovere di educare ed istruire i propri figli, norme esistenti, ma non ancora applicate.
La Legge 62/2000 riconosce le scuole paritarie come parte integrante del sistema nazionale di istruzione e pertanto che i diritti costituzionali possono essere esercitati presso le scuole paritarie perché offrono un servizio pubblico.

È essenziale garantire il diritto civile alla libertà di scelta educativa, offrendo ai genitori il diritto di scegliere la scuola per i propri figli. Occorre un’azione politica determinata, convinta e concreta e la sensibilizzazione di cittadini e famiglie per rivendicare questo diritto. Questa iniziativa mira a ottenere l’applicazione delle norme costituzionali, eliminando le condizioni che ne vincolano l’esercizio concreto e la sopravvivenza della scuola paritaria.