Una scuola buona per tutti i nostri figli. Rilanciare il costo standard dello studente

Si può far risparmiare lo Stato eliminando sprechi e incentivando gli istituti a migliorarsi? Da anni l’Agesc chiede leggi che portino equità e giustizia nel sistema pubblico.
Una scuola buona per tutti i nostri figli. Rilanciare il costo standard dello studente

Nella scuola italiana è ancora possibile mettere lo studente al centro dell’azione didattica e formativa, attuando così il principio di libertà di scelta educativa della famiglia? Si può far risparmiare lo Stato, cioè noi, eliminando gli sprechi e incentivando tutte le scuole a migliorarsi continuamente? È possibile una scuola di qualità ed inclusiva? Saranno queste le domande che animeranno il convegno 'Una scuola buona per tutti i nostri figli', promosso da Fidae Lombardia, Agesc e Fism Brescia sabato 21 gennaio all’Auditorium San Barnaba di Brescia dalle 9 alle 12.

«Il dibattito in corso da tempo sul 'costo standard dello studente' è alla base di una nuova gestione del finanziamento statale che sia uguale per tutte le scuole pubbliche statali o paritarie – afferma Sergio Alborghetti presidente Agesc Brescia – come in tutto il resto d’Europa». L’Agesc porta avanti da decenni la richiesta di leggi che portino equità e giustizia nel sistema scolastico pubblico.

Lo slogan di alcuni anni fa sulla 'bandiera della disparità' evidenzia il differente trattamento economico tra la famiglia che iscrive il figlio in una scuola statale e quella che sceglie la scuola pubblica paritaria, sottoponendosi così ad un doppio onere economico: quello delle tasse che finanziano la statale e quello della retta per la scelta paritaria.

«Solo rimuovendo questa discriminazione economica – sottolinea Giancarlo Frare vice presidente nazionale Agesc – si riconoscerà nei fatti ai genitori quel diritto, sancito dalla Costituzione, alla libertà di scelta educativa per una scuola buona per i propri figli. Il costo standard offrirebbe risorse certe a tutte le scuole pubbliche statali e paritarie, evitando gli sprechi, e rafforzerebbe la loro autonomia, introducendo al contempo una sana concorrenza, destinata al miglioramento del-l’offerta formativa di cui il sistema della scuola pubblica italiana ha urgente bisogno».

«In quel 'tutti' presente nel titolo della mattinata – spiega suor Anna Monia Alfieri, presidente di Fidae Lombardia – sono inclusi i 900mila alunni che frequentano le scuole pubbliche paritarie, affinché vengano posti al centro dell’attenzione dello Stato, come primari soggetti di diritto. 'Tutti' cioè anche alunni e alunne con disabilità». Al convegno - moderato da Davide Guarneri, responsabile della Pastorale per la scuola della diocesi di Brescia - interverranno gli autori dello studio 'Il diritto di apprendere. Nuove linee di investimento per un sistema integrato'. Maria Chiara Parola parlerà de 'Il diritto di scelta educativa dei genitori in Europa e in Italia', mentre Marco Grumo presenterà 'Una nuova proposta di sistema: il costo standard di sostenibilità'. Seguirà una tavola rotonda con la partecipazione di Fabio Molinari per l’Ufficio scolastico regionale Lombardia, Luigi Morgano segretario nazionale Fism, Giancarlo Frare vice presidente Agesc e suor Anna Monia Alfieri, presidente Fidae Lombardia. Per Info www.agesc.it

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