«La scuola cattolica è un bene per l’intera società. Per questo la difendiamo»

Aderire all’Agesc è un’opportunità per le famiglie che si riconoscono nella libertà di scelta educativa per i propri figli e uno “strumento” per promuovere la partecipazione sociale
«La scuola cattolica è un bene per l’intera società. Per questo la difendiamo»

L’Agesc è uno “strumento” che i genitori delle Scuole Cattoliche si sono dati per affermare il primato della famiglia nell’educazione ed istruzione dei figli; il diritto di tutti i genitori di scegliere in libertà per i propri figli la scuola ritenuta più rispondente ai propri convincimenti e la necessità di qualificare e promuovere la presenza della Scuola Cattolica nella società.

Perché difendiamo la scuola cattolica? E per chi? Di certo la difendiamo per i nostri figli che la frequentano, perché vogliamo che sopravviva quella scuola che abbiamo scelto, immaginando che fosse il «meglio possibile» per loro. È ciò che fa ogni genitore: scegliere - quando può - il meglio possibile per il figlio. Ma questa è solo una parte della risposta, per un verso la più importante, per altro verso la più riduttiva.

Difendiamo e promuoviamo la scuola cattolica perché riteniamo che la sua possibilità di esistere e la sua esistenza siano un bene per l’intera società. La sua possibilità di esistere testimonia di una società libera, dove sono garantite due libertà fondamentali della persona: la libertà educativa e la libertà religiosa.

La libertà educativa postula la libertà di scegliere tra diverse opzioni educative e un Paese dove convivano, ad esempio, la scuola statale e la scuola cattolica non statale può dirsi libero più di un Paese dove fosse resa obbligatoria e unica la sola scuola cattolica.

La difesa della nostra libertà di creare e partecipare a istituti educativi cattolici diventa così un bene per tutti, perché uno Stato che ci permette di dare ai nostri figli l’educazione che desideriamo, ben difficilmente potrà negare lo stesso diritto ai genitori che hanno altre opzioni educative (di altre confessioni, atee o ideologico-filosofiche diverse) senza incappare in una contraddizione al principio d’eguaglianza dei cittadini.

La libertà religiosa va a braccetto con quella educativa. La libertà di ricercare le ragioni ultime dell’esistere dentro di sé, nella comunità e nella tradizione è un diritto inalienabile, che proprio per il suo carattere sociale deve essere socialmente esercitabile. Quindi la scuola cattolica è un bene, se non di tutti, certamente per tutti, proprio perché cerca di testimoniare, affermare e difendere quei diritti inalienabili della persona e della famiglia che sono patrimonio dell’umanità e non solo dei genitori o dei cattolici.

Ma la scuola cattolica ha anche un valore per l’intera società nel senso che il suo contributo teorico e pratico alla scienza pedagogica, il suo patrimonio esperienziale e la sua rilevanza educativa hanno arricchito e arricchiscono i contesti sociali in cui ha potuto dispiegare la sua opera carismatica.

Per questo aderire e partecipare alla nostra Associazione è un’opportunità per vivere in modo più ampio la nostra responsabilità di cittadini e di genitori a favore della costruzione del bene comune e quindi un’occasione per essere testimoni verso i figli, nella scuola e nella società.

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