Il dono (da riscoprire) del Battesimo, fondamento di ogni cammino di educazione

Pochi conoscono la data di questo sacramento. La cui centralità è ricordata in una bella pagina degli scritti del cardinale Montini
Il dono (da riscoprire) del Battesimo, fondamento di ogni cammino di educazione

Come genitori, siamo sempre attenti e preoccupati di costruire un futuro buono dei giovani e non solo dei nostri figli. Ma tra le mille cose da fare che la vita di una famiglia ci obbliga a svolgere e dalle quali giustamente non possiamo sottrarci, non riusciamo sempre a tenere vivo il ricordo del nostro battesimo. Infatti molti non ricordano o non hanno mai saputo il giorno preciso in cui sono stati battezzati. Eppure sappiamo che la vicenda educativa, non solo alla vita di fede, è cominciata proprio nel giorno del nostro battesimo. E grazie all’azione dello Spirito Santo ci accompagnerà per tutta la nostra vita.

Come ci racconta un’insegnante «attraverso il ricordo del Battesimo proponiamo ai nostri alunni di fare un lavoro di gruppo a partire dalla storia della loro nascita frutto dell’amore di mamma e papà fino al giorno del Battesimo e questo è l’inizio di un percorso che andrà a completarsi nel tempo con la conoscenza dei simboli, delle fasi del rito cristiano del sacramento». Anche la Chiesa domenica prossima, celebre il ricordo del Battesimo di Gesù e la memoria del nostro, di cui siamo stati protagonisti…inconsapevoli, ma sulla fede dei nostri genitori. Perciò - come racconta don Renato Mion assistente spirituale dell’Agesc - «rendiamo grazie a Dio per il dono grande del battesimo, che ci ha fatto rinascere a vita nuova, ci ha resi figli di Dio, fratelli di Cristo Gesù, templi vivi dello Spirito, membri della santa Chiesa; e nello stesso tempo, con umiltà e fiducia, chiediamo al Signore di vivere ogni giorno in fedeltà e generosità il dono ricevuto ». Sono questi alcuni dei sentimenti che hanno attraversato il cuore del cardinale Giovanni Battista Montini il 16 agosto 1959, rifluiti poi nell’omelia da lui tenuta nella chiesa di Concesio, presso la quale era andato in visita al battistero in cui era stato battezzato. Diceva: «In questa chiesa sono diventato cristiano […]. Qui ho ricevuto la vita spirituale, la vita soprannaturale […], qui sono stato fatto figlio di Dio e virtualmente del cielo. […].Sono diventato cristiano qui, qui sono diventato figlio di Dio, qui ho avuto in dono la fede. Ebbene mi verrebbe voglia di dirvi che cosa io ho fatto di questo dono del Signore. Dovrei fare la confessione di tante debolezze di cui è segnata la vita umana. Non apprezziamo mai abbastanza il dono che il Signore ci fa con il Santo Battesimo. E anch’io sento la responsabilità di avere ricevuto questo dono regale e di non averlo né compreso abbastanza, né abbastanza assecondato. La Chiesa, comunità dei credenti in Cristo è a sua volta comunità di educatori alla fede attraverso i nostri genitori e le nostre famiglie, pietre vive di questo tempio santo». E continua: «La fede che ho ricevuto in questa chiesa con il sacramento del santo battesimo è stata per me la luce della mia vita. […] Se ho potuto fare qualche cosa di bene, se mi pare di avere dato una qualche direzione alla mia vita, se qualche insegnamento ho potuto dare ai miei fratelli, a quelli che hanno attinto dal mio ministero parole e gesti, è venuto di là. E rendo davanti a voi testimonianza a questa fede: è la luce della vita». Poi proseguiva il card. Montini: «Che cosa ne avete fatto voi della fede? […]. Dico questo perché so, e lo so per esperienza che siamo tutti tentati nella fede. È un momento di oscurità che grava sul mondo. C’è sul mondo una grande tentazione di apostasia, di abbandono della fede, di credere che la fede non serva a niente altro che a perdere il tempo e non abbia nessun valore intrinseco. Siamo tentati ». E concludeva con un appello a ringraziare il Signore per il dono della fede. «Non rinunciate al vostro battesimo, dove avete giurato fedeltà a Cristo […]. La fede è la vita».

Perché questo disegno buono si possa realizzare, riconosciamo diverse priorità che sono: l’educazione, che ha una valenza fondamentale; la famiglia e il tema della vita, cioè la sua tutela dal suo inizio alla sua fine.

Anche se tutto ciò può apparire come una visione astratta, noi riteniamo che si tratti di una proposta viva e molto concreta. Infatti è solo attraverso un ritorno ai fondamenti primi che si costruisce qualcosa di valido per il futuro.

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