PARTITE LE ISCRIZIONI

GENITORI ALLE PRESE CON LA PIATTAFORMA UNICA, TRA VANTAGGI E DIFFICOLTÀ

Le famiglie avranno tempo fino al 10 febbraio. L’importanza della scelta della scuola superiore
GENITORI ALLE PRESE CON LA PIATTAFORMA UNICA, TRA VANTAGGI E DIFFICOLTÀ

Il 21 gennaio alle 8 si sono aperte le iscrizioni per l’anno scolastico 2025/2026 relativamente alle classi prime della scuola primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado e dei centri di formazione professionale regionali. Le famiglie potranno inoltrare le loro domande attraverso la piattaforma Unica entro e non oltre la data del 10 febbraio 2025.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, con una nota del 3 gennaio, ha modificato, infatti, il periodo previsto inizialmente (8-31 gennaio), offrendo così una maggiore flessibilità temporale alle famiglie impegnate nella scelta della scuola per i propri figli. Tutti gli utenti, cioè genitori e alunni, possono accedere a Unica utilizzando Spid, Cie Id, Cns e eIdas essendo il sistema obbligatorio per le classi iniziali di ogni ordine e grado delle scuole statali ma aperto anche alle scuole paritarie e ai percorsi di istruzione e formazione professionale.

Unica è stata pensata e ideata, in teoria, per semplificare e snellire le procedure e la burocrazia inerenti le neo iscrizioni. Essa, inoltre, è concepita per dare strumenti di supporto per l’orientamento e per accompagnare studenti e famiglie verso una scelta più consapevole.

Apparentemente tutto molto bello se non fosse che Unica risulta di non facile utilizzo per molti genitori non avvezzi all’uso di piattaforme di tale genere o, visto l’aumento della popolazione scolastica proveniente dall’estero, poco loro comprensibile. Inoltre, proprio il primo giorno, Unica è stata presa d’assalto e l’eccessivo flusso di utenti ha creato disagi e ritardi nell’erogazione del servizio. I genitori non hanno ricordato o non sapevano, infatti, che le domande non saranno trattate dalle scuole in base all’ordine d’arrivo ma, nel rispetto dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, secondo i criteri di precedenza indicati dai Consigli di istituto rispondenti in primis a principi di ragionevolezza.

Ad ogni modo questo periodo per alcune famiglie e, soprattutto, per molti genitori è stressante e carico di ansia causata dalla preoccupazione di sbagliare percorso scolastico e scuola per il proprio figlio qualsiasi nuovo ciclo questi debba affrontare.

La scuola, infatti, è dove bambini e ragazzi trascorrono gran parte della loro giornata e per questo ogni genitore è desideroso di trovare l’ambiente giusto che offra non solo mere conoscenze accademiche ma che sia, anche, un luogo in cui lo sviluppo emotivo e sociale del proprio figlio possa crescere in modo armonico.

Proprio tale ansia ha presumibilmente portato un gran numero genitori a trascorrere tanto tempo davanti al pc!

Probabilmente tali genitori, intenti a lavorare su Unica, avranno potuto notare che l’homepage del portale della piattaforma del Mim riporta che «la missione di Unica è offrire un mondo di servizi digitali per accompagnare ragazze e ragazzi nel percorso di crescita, per aiutarli a fare scelte consapevoli e a coltivare e far emergere i loro talenti». La formazione e lo sviluppo dei giovani, però, non può essere compito esclusivo della scuola o della famiglia ma di tutta la collettività perché solo attraverso la concretizzazione di una vera comunità educante, cioè la sinergia tra famiglie, società civile, istituzioni, organizzazioni sociali, culturali e sportive, istituzioni religiose e media, si possono realizzare tante iniziative volte a coltivare la diversità, la cultura e il benessere dei giovani e non solo.

Formare una società in grado di cooperare per favorire la crescita, la cultura e il benessere di tutti i ragazzi, che altro non sono che i cittadini di domani, non può e non deve essere un’utopia.

Il nuovo anno scolastico, ricco di sogni, aspettative e speranze per le famiglie, deve basarsi su una sempre maggiore collaborazione e interazione tra Istituzioni scolastiche e genitori che vedono e vedranno sempre in Agesc un valido e strenuo sostegno.

Margherita Siberna Benaglia
Vicepresidente nazionale

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Fonte: Avvenire