Elezioni: le nostre richieste in vista del voto e le proposte delle coalizioni

Dai programmi dei partiti mancano indicazioni approfondite e coperture finanziarie Roberto Gontero: «L’Agesc vigilerà attentamente perché le promesse vengano mantenute»
Elezioni: le nostre richieste in vista del voto e le proposte delle coalizioni

Per una corretta informazione prima del voto, abbiamo verificato le proposte dei partiti nei programmi depositati ufficialmente, confrontandole con le richieste avanzate dall’AGeSC in vista delle elezioni politiche: esse riguardavano in modo specifico interventi a favore della libertà di scelta educativa della scuola da parte dei genitori, della ripresa della natalità e del sostegno alla famiglia.

Il centrodestra ha presentato un unico programma per tutti i partiti della coalizione; famiglia e scuola si trovano al settimo e ottavo posto sui dieci punti; il programma per quanto riguarda la scuola prevede anche , mentre su famiglia e natalità propone fra l’altro assegni familiari più consistenti, asili nido gratuiti e quoziente familiare a livello fiscale.

Sulla libertà di scelta dei genitori, la Lega propone un buono-scuola che copra tutti i costi mentre Noi per l’Italia parla di detrazioni per scuole materne e asili nido e di autonomia di scuole statali e paritarie; Fratelli d’Italia non dice nulla in merito.

La coalizione di centrosinistra non ha invece presentato un programma unico. In quello del partito più importante della coalizione, il Pd, il tema famiglia e natalità è al secondo posto, al quarto la scuola. Per la famiglia si prevedono assegni per i figli, mentre per la scuola non si parla di libertà di scelta. Però nel programma non depositato si propone di «definire il costo standard di sostenibilità anche per promuovere il pluralismo educativo e una migliore offerta formativa per il diritto allo studio». Fra gli altri partiti di centrosinistra, Civica popolare per la scuola punta sulla libertà di scelta delle famiglie, mentre +Europa parla genericamente di borse di studio per alunni meritevoli, perché possano decidere dove studiare e non fa alcun accenno ai temi famiglia e natalità, come la lista Insieme che ignora pure la scuola.

Il M5S si presenta da solo e parlando di scuola – al penultimo posto del programma –, parla di «incremento spesa pubblica per istruzione scolastica», ma esponenti di spicco hanno esplicitamente dichiarato di voler abolire ogni finanziamento alle scuole paritarie. Invece per quanto riguarda famiglia e natalità, all’11° posto, parla di sistema francese e di significativi investimenti.

Infine Liberi e Uguali – che si presenta da solo -– pur mettendo l’istruzione al primo posto del programma non parla di libertà o pluralismo, ma solo di scuola pubblica con un’accezione che fa intendere statale e basta. Nessun punto è poi dedicato alla famiglia, solo citata qua e là. Ognuno può trarre le sue conclusioni. «Mancano comunque nei programmi indicazioni approfondite di intervento e di copertura finanziaria – afferma Roberto Gontero, presidente nazionale AGeSC –. Vigileremo attentamente affinché almeno quanto promesso in campagna elettorale trovi concreta realizzazione a favore della reale applicazione della Costituzione in materia di libertà di scelta educativa ».

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