Disabilità: i bimbi della scuola Smaldone accolti in Campidoglio dal sindaco
“Un giorno all’anno tutto l’anno” è il motto che muove questa importante realtà educativa che si occupa di alunni con handicap. Suor Gianfranca Petruzzella: «Non si può educare se non si ama»L’Istituto Filippo Smaldone è situato nella zona sud est di Roma, nell’ambito di una realtà socio-culturaleeconomica dinamica ed eterogenea, caratterizzata dalla presenza di numerose famiglie. È gestito dalle Suore Salesiane dei Sacri Cuori e offre percorsi di scuola dell’infanzia oltre primaria e secondaria di primo grado. Fiore all’occhiello della scuola smaldoniana è il Centro Filippo Smaldone, impegnato nella riabilitazione di soggetti affetti da sordità e da disturbi delle funzioni linguistiche e cognitive in età evolutiva. Smaldone era convinto sostenitore che riabilitazione, educazione ed istruzione non possano realizzarsi se non attraverso una metodologia basata sull’amore “molla di ogni apostolato”. In occasione della Giornata Mondiale dedicata alla disabilità lo scorso 3 dicembre i bambini della scuola “Filippo Smaldone” sono stati accolti dal Sindaco Raggi in Campidoglio. Abbiamo raccolto da Suor Gianfranca Petruzzella, autorevole responsabile di un istituto che ha fatto della disabilità un apostolato, qualche riflessione e una proposta di comunicazione in rete, ottimo esempio anche per altre realtà di servizio alla disabilità.
Quali difficoltà incontra oggi l’apostolato della disabilità?
L’apostolato funziona oggi all’interno delle varie istituzioni smaldoniane (scuole di ogni ordine e grado presenti in vari luoghi d’Italia) perché viene applicato il lavoro di inclusione, nel quale crediamo fermamente, e pertanto si realizza un’ottima sinergia tra istituzione scolastica e famiglia.
Con quali risultati?
In riferimento all’impegno delle Suore Salesiane dei Sacri Cuori, che da tempo operano per la formazione e l’educazione dei sordi, si è creata una rete di comunicazione nazionale ed internazionale tra le famiglie smaldoniane e il territorio in cui operano. La condivisione di finalità, obiettivi, metodologie e problematiche ottimizza tutti i processi, valorizzando sia le persone che gli strumenti.
Quale spazio e quale sostegno lo Stato e le istituzioni concedono oggi alle scuole istituite grazie all’intuizione di San Filippo Smaldone?
Nel territorio locale e nazionale hanno poco “spazio” tutte le espressioni in cui le attività di apostolato smaldoniano si esplicano. Con rammarico devo ammettere che lo Stato, nelle sue funzioni educative ed assistenziali, riconosce pochissimi meriti all’attività educativa, formativa e didattica che la pedagogia smaldoniana ha realizzato e continua a realizzare, anche con le reti di comunicazione nazionale e internazionale. Le scuole smaldoniane operano non solo seguendo il carisma educativo di San Filippo Smaldone, come eredità pedagogica, ma sono aperte anche agli appelli pubblici e statali che vengono emanati. Ringraziamo Suor Gianfranca per il servizio straordinario che le suore salesiane dei Sacri Cuori offrono in tutta Italia, testimoniando quotidianamente l’incipit per la disabilità “un giorno all’anno tutto l’anno”.