Cruciali il sostegno alla libertà di educazione e il rispetto delle famiglie

All’indomani del Consiglio nazionale AGeSC, il presidente Gontero apre una riflessione sulla «grave situazione del sistema scolastico paritario. Il finanziamento è l’obiettivo prioritario»
Cruciali il sostegno alla libertà di educazione e il rispetto delle famiglie

«Come sempre è stata un’occasione per recuperare il senso dell’impegno associativo di genitori che ha l’obiettivo di garantire la libertà di educazione delle famiglie e promuovere la presenza di scuole cattoliche con il loro progetto educativo. È stato poi un momento di confronto con altre associazioni e fra di noi per scambiarci esperienze positive di partecipazione e formazione e per individuare obiettivi comuni da raggiungere nelle diverse Regioni».

'Libertà di educazione in Italia a rischio estinzione' è il titolo di un suo scritto diffuso in questi giorni.

Ho voluto lanciare una specie di appello, anche questo nato dal confronto in Consiglio nazionale – risponde il presidente – sulla grave situazione del sistema scolastico paritario. La politica deve rendersi conto che il rischio che si corre in Italia è che entro pochissimi anni sia cancellata la libertà dei genitori di scegliere la scuola per i propri figli, a causa della continua chiusura di istituti paritari. Rischiamo di essere la prima democrazia che ottiene uno degli obiettivi principali perseguiti dalle dittature: il monopolio statale dell’educazione. C’è ancora tempo per rimediare, ma non si può più aspettare.

La sua è una bocciatura della politica italiana?

Guardando a quanto si è fatto dopo l’approvazione nel Duemila della legge sulla parità, devo rispondere di sì. È vero che in questa ultima legislatura sono stati fatti dei passi in avanti, però, visto l’aggravarsi della crisi del settore, non sono stati sufficienti a fermare la chiusura delle scuole. Sapendo poi che nella manovra appena approvata dal Governo sono previste detrazioni del 35% per le spese per i giardini, cioè fino a 1.750 euro contro il massimo di 137 euro per le spese scolastiche di un figlio, viene da chiedersi quanto valga la libertà di educazione delle famiglie per i nostri politici. Se si paragonano le cifre non possiamo che indignarci.

Il finanziamento della scuola paritaria è l’unico obiettivo dell’AGeSC?

Certamente oggi è quello prioritario – conclude Gontero –. Lo stesso obiettivo lo perseguiamo chiedendo e seguendo gli interventi ministeriali sui bandi Pon anche per le paritarie, così come l’avevamo fatto per lo schoolbonus e l’alternanza scuola-lavoro. Per questo attendiamo anche l’emanazione del decreto sui fondi per il sistema integrato 0-6 anni per valutarne la validità. Ma l’Associazione non si occupa solo di soldi: stiamo collaborando alla nuova stesura del 'patto di corresponsabilità educativa' per una più forte e cosciente partecipazione dei genitori e daremo in questi giorni il nostro parere alle 'linee-guida' sull’educazione all’affettività che investono un tema delicato e devono rispettare le convinzioni delle famiglie, così come dovranno farlo le norme sull’educazione di genere la cui discussione alla Camera stiamo seguendo con attenzione.

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