«Buon anno scolastico, nel segno della condivisione nella corresponsabilità»

La presidente nazionale Zambon incoraggia alunni, insegnanti e gestori degli istituti paritari
«Buon anno scolastico, nel segno della condivisione nella corresponsabilità»

Inizia un nuovo anno scolastico e come genitori Agesc - Associazione Genitori Scuole cattoliche - desideriamo augurare buon lavoro ai ragazzi, agli insegnanti e ai gestori degli istituti pubblici Paritari che li accolgono. «Un grazie ai docenti che si impegnano nell’opera educativa - afferma Catia Zambon - ai gestori che tra mille ostacoli e difficoltà mantengono aperte le loro scuole; grazie soprattutto alle famiglie che con impegno e sacrificio economico crescente difendono la libertà di scelta educativa con la loro presenza nella scuola pubblica paritaria, rinnovando anche quest’anno la condivisione del progetto educativo offerto dai nostri istituti paritari. Come presidente nazionale - sottolinea Catia Zambon - guardo con ottimismo allo scenario che si prospetta per i prossimi mesi. Agesc dal 1975 si batte ogni giorno per la libertà di scelta educativa delle famiglie ed oggi, dopo tanto lavoro portato avanti nelle sedi istituzionali, dove difendiamo le istanze delle famiglie, cominciamo a vedere i primi risultati. È questo senza dubbio un segnale positivo e di buon auspicio frutto anche del lavoro di rete che come associazione siamo riusciti a fare assieme alle altre sigle che rappresentano le varie componenti della scuola (Agorà della Parità, Cnsc) e con chi condivide l’obiettivo e lavora come noi per un’offerta formativa pubblica pluralitaria di qualità per tutti. Come ho ribadito più volte la partecipazione ai tavoli dove si discute dei problemi della scuola e si prospetta la scuola del domani è quanto mai importante, direi addirittura vitale, per dare concretezza alla nostra “mission” che ha nell’attenzione per l’Alleanza educativa scuola-insegnanti-genitori una valenza fondamentale. Mi piace ricordare - sottolinea la presidente - come un riconoscimento di questa presenza costante e significativa è venuto in questi giorni dal ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara che mi ha invitato personalmente alla cerimonia di inizio dell’anno scolastico il prossimo 18 settembre in rappresentanza di tutti i genitori Agesc. Un segno denso di significato che sottolinea l’importanza della presenza e del lavoro di tanti nostri genitori associati. È proprio ai genitori e ai loro ragazzi che va oggi il mio incoraggiamento e la vicinanza di tutta Agesc. L’inizio di un nuovo anno scolastico è sempre l’inizio di un nuovo banco di prova che però non va temuto ma piuttosto condiviso. È questo, io credo, il segreto per vivere al meglio il tempo della “scuola”: la condivisione nella corresponsabilità.

Nella scuola tutti debbono e possono trovare spazi e percorsi adeguati e questo accadrà solo nel momento in cui saremo capaci di attuare una vera corresponsabilità nell’educare. Per questo guardo ai genitori come soggetti attivi di questo modo di vivere con la scuola e nella scuola. I recenti episodi che hanno visto protagonisti, purtroppo negativi, alcuni ragazzi - riprende Zambon - ci dicono come la scuola sia sempre più una frontiera indispensabile per l’educazione delle nuove generazioni e proprio per questo debba essere un presidio di civiltà, di partecipazione ed inclusione, un luogo dove crescere la capacità dello stare insieme. Sono indubbiamente sfide che richiedono la nostra presenza e partecipazione attiva come genitori che desiderano il bene dei propri figli, di ogni figlio, di una Comunità intera. Tra poco la “fatidica” campanella riporterà nelle classi di tutta Italia centinaia di migliaia di ragazze e ragazzi. Il mio pensiero va in modo particolare ai più piccoli e ai loro genitori, a quanti varcheranno le soglie di una scuola primaria dopo gli anni di quella dell’infanzia. Un tempo li definivamo “remigini”, con affetto, riprendendo il nome del Santo del giorno in cui iniziava la scuola. Sono probabilmente il volto che ci rappresenta di più: rappresenta i timori e le speranze, la gioia della scoperta e la paura di ciò che non conosciamo, l’energia dello stare insieme e il bisogno di essere presi per mano. Auguri a loro allora, auguri alla Scuola e buon anno scolastico a tutti»

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Fonte:Avvenire