«Angeli del territorio: il volontariato è una scelta vincente per i giovani»

Il volontariato è molto più che un atto di altruismo: è un motore di trasformazione personale e sociale. Per i giovani, dedicare tempo ed energie a una causa più nobile non solo rafforza la comunità, ma offre anche un’opportunità unica per crescere, imparare e contribuire al bene comune. In un articolo dell’Ansa pubblicato recentemente, citando un’indagine Caritas-Forum del Terzo Settore, il 35% degli italiani si dichiara pronto a operare come volontario, dimostrando una crescente consapevolezza del ruolo cruciale del Terzo Settore nella società odierna.

Il Valore del volontariato in numeri: un rapporto del 2024 evidenzia che il 43% degli italiani considera il lavoro nel non profit una strada professionale valida. Tra i giovani, questa percentuale è ancora più significativa: molti vedono il volontariato come un trampolino di lancio per sviluppare competenze trasversali, migliorare il proprio curriculum e costruire reti sociali solide. Inoltre, l’impatto economico del volontariato non è trascurabile: il Terzo Settore contribuisce in maniera significativa al Pil nazionale, rappresentando un’importante risorsa non solo per la coesione sociale, ma anche per lo sviluppo economico. Dal punto di vista psicologico, il volontariato risponde, inoltre, ad uno dei bisogni fondamentali dell’essere umano: sentirsi parte di qualcosa di più grande. Nello strumento di crescita personale noto come “La Ruota della Vita” (un test molto utilizzato negli ambienti del coaching e della programmazione neuro-linguistica, che permette di auto-valutare il momento che stiamo vivendo in relazione ad alcune aree di vita), il “contributo al mondo” rappresenta una delle aree di equilibrio personale e soddisfazione. Questa dimensione riguarda l’impegno a migliorare la vita degli altri, la comunità o l’ambiente. Integrare il contributo al bene comune nella propria vita significa riflettere su quanto si percepisce di fare per una causa più grande, che va oltre i bisogni individuali. Questo contribuisce al senso di appartenenza e autorealizzazione, favorendo una visione positiva e motivante della propria esistenza.

Gli studi dimostrano che i giovani impegnati nel volontariato riportano livelli più alti di soddisfazione personale e ridotti livelli di stress. L’Università di Trento, Capitale europea del volontariato per il 2024, ha condotto ricerche che rivelano come il 78% dei giovani volontari percepisca un miglioramento significativo delle proprie competenze sociali e di leadership. Il volontariato quindi è una “preziosa risorsa per la coesione sociale”. Esso rappresenta un ponte tra generazioni, culture e classi sociali, creando un senso di appartenenza e solidarietà che è alla base di una società sana. Inoltre, il volontariato giovanile si concentra sempre più su tematiche attuali come la sostenibilità ambientale, l’inclusione sociale e l’educazione. Questi campi offrono opportunità concrete per sviluppare soluzioni innovative a problemi globali, facendo dei giovani i veri protagonisti del cambiamento.

Immaginate di tenere in mano una candela: quando accendete quella del vostro vicino, la vostra fiamma non si affievolisce, ma insieme genera una luce più intensa, capace di illuminare anche l’oscurità più profonda. Così è il volontariato: un gesto d’amore che non solo rischiara la vita di chi riceve, ma riscalda anche il cuore di chi dona. Ogni istante dedicato agli altri è una scintilla che accende un futuro più luminoso per tutti.

Per i giovani, essere “angeli del cambiamento” non significa solo dare tempo ed energie ad una causa superiore: significa crescere, imparare e trasformarsi. In fondo siamo qui sulla Terra per scoprire, in primis, chi siamo e poi fare del bene agli altri. Un discorso apparentemente semplicistico, ma che racchiude nel suo cuore una grande verità: mettere in circolo amore, gioia ed energia.

E voi, quale luce accenderete nel vostro prossimo futuro? Che il coraggio possa supportarvi nell’agire. Piccole azioni concrete, ognuno dove può e come può.
Alice Manganotti
Responsabile Ufficio Stampa

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Fonte: Avvenire