"Gettare ponti: non c'è sfida più nobile!"
In questo numero, il testo integrale del discorso che Papa Francesco ha pronunciato il 5 dicembre 2015 nell’udienza privata riservata all’AGeSC nella circostanza del 40° di fondazioneIL SALUTO DEL PRESIDENTE NAZIONALE
Beatissimo Padre,
a nome di tutti i genitori dell’Associazione Genitori Scuole Cattoliche Le porgo il nostro più cordiale saluto e La ringrazio per aver risposto alla nostra filiale richiesta di incontrarLa. La nostra è una famiglia numerosa sparsa su tutto il territorio nazionale che ha risposto ad una particolare chiamata del Signore per dedicarsi a un servizio missionario verso tutti i genitori. Nelle scuole cattoliche sono infatti presenti molti genitori non praticanti che sollecitati da un incontro e da un richiamo alla responsabilità educativa verso i figli, possono riprendere un cammino nella Chiesa. I genitori dell’AGeSC dedicano parte del loro tempo libero per animare, stimolare, coscientizzare le altre famiglie, negli ambiti della vita quotidiana a partire dalle nostre scuole, sui problemi educativi, culturali ed ecclesiali del nostro tempo. Riteniamo che questa missione sia ancora più utile in questi tempi difficili e confusi, ma anche ricchi di grandi opportunità per diffondere quell’umanesimo cristiano che, partendo da una forte identità, intende mettere in dialogo chi crede e chi non crede. Perciò la nostra azione si è articolata principalmente nel campo della formazione dei genitori affermando il primato del tema educativo. L’altro aspetto del nostro impegno riguarda la difesa della libertà di educazione, come riconobbe nell’udienza del 1998 San Giovanni Paolo II: “L’Associazione ha contribuito in Italia, in modo considerevole a superare una lunga storia di oblio della scuola cattolica e a porre all’attenzione del mondo politico e della pubblica opinione il problema della libertà di educazione.” Per questo ci facciamo carico di sollecitare le autorità competenti sul tema del pluralismo scolastico, della libertà di educazione per tutti i genitori, intervenendo nel dibattito pubblico e presso le istituzioni parlamentari e governative oltre che degli Enti Locali. A sostenerci in questa battaglia pacifica per la giustizia è la consapevolezza di essere di fronte ad un diritto fondamentale della persona, che in Italia è negato alle famiglie più povere ed agli alunni disabili...