GENITORI LIBERI DI EDUCARE

Rinnovare l’impegno “nella scuola”
per una reale libertà di scelta educativa
GENITORI LIBERI DI EDUCARE

Eccoci qua, dopo sei mesi la nostra pubblicazione torna a dare voce alla nostra grande famiglia. Da parte mia avrei bisogno di un numero intero e di chissà quanto spazio per condividere con voi quello che è successo in questi mesi dopo il Consiglio Nazionale di Padova.
È stata un estate piena di impegni e per certi versi faticosa, ma estremamente stimolante e positiva.
Rivedere tanti amici là dove vivono quotidianamente il loro impegno in AGeSC, incontrare nuove realtà e suscitare interesse per la nostra associazione è stato veramente bello e importante.
Ho avuto modo di veder fiorire qualche nuova esperienza, godere e condividere l’entusiasmo di chi ci ha conosciuto ed ha abbracciato la nostra causa (permettetemi di definirla così) come ad esempio le amiche di Roma, che letteralmente sono venute a cercarci e questo non può che farci piacere e andare a “merito” di tutti voi che siete presenti e lavorate sul territorio ogni giorno “dentro” la scuola.
Sì perché non possiamo oggi venire meno al nostro impegno che è PRIORITARIO: quello di vivere dentro le nostre realtà scolastiche, dentro il mondo della scuola, accanto ai nostri figli e a tutti i figli.
Mi ripeto, lo so, ma converrete con me che per questo siamo nati e che se forse il nostro “smalto”, la nostra “attrattività” talvolta è venuta meno questo è stato dovuto ad un po’ di stanchezza che non ci ha permesso di “abitare”, come dice Papa Francesco, le nostre scuole, i nostri istituti. Ricordarci dunque quotidianamente questa missione e fare spazio a nuove energie, a nuovi ingressi di genitori nei nostri organismi soprattutto a partire dagli istituti, che sono il livello più importante, dove la presenza ed il prezioso lavoro dei genitori all’interno delle comunità educanti costituiscono le nostre radici, attraverso le quali traiamo la forza per poter far crescere la nostra associazione senza le quali nulla si potrebbe fare, deve essere l’impegno di tutti.
Come Presidenza poi il lavoro di cucitura, di dialogo, in modo particolare fuori la nostra istituzione mi sta molto a cuore.
È per questo che accanto alle tante visite e presenze sul territorio, questi mesi sono stati ricchi di incontri e dialoghi con le istituzioni (l’ultima in ordine di tempo è stata l’audizione della scorsa settimana alla Commissione Cultura Scienza ed Istruzione della Camera) indispensabili per poter portare un contributo significativo alle politiche a sostegno delle famiglie e del diritto allo studio.
Se qualcosa si è mosso negli ultimi tempi è indubbiamente merito anche di AGeSC.
Nella collaborazione con le altre associazioni che compongono l’Agorà della Parità abbiamo sempre cercato di svolgere un ruolo propulsivo, di stimolo e di proposta, proprio perché crediamo che solo insieme riusciamo ad avere quella forza di rappresentatività necessaria per poter “contare”, così come in tutte le altre realtà dove siamo chiamati a collaborare , siano i tanti tavoli ministeriali, locali, le Diocesi di appartenenza e tutte le formazioni che ci vedono presenti ed impegnati.

La presenza di autorevoli relatori, nonché del Ministro Valditara al convegno che apre il nostro Consiglio Nazionale di Roma è testimonianza tangibile di questo percorso che considero virtuoso proprio in relazione alla nostra capacità di fare squadra.
“Genitori liberi di educare” è il tema centrale che abbiamo pensato per la nostra due giorni. Ogni parola che compone questo slogan ci apre al mondo di domande che abbiamo sintetizzato nel sottotitolo: “Educare alle domande di senso apre alla speranza per una società migliore”

di Catia Zambon
Presidente Nazionale AGeSC