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Messaggio di saluto del presidente nazionale Roberto Gontero al Santo Padre papa Francesco

Beatissimo Padre,
a nome di tutti i genitori dell’Associazione Genitori Scuole Cattoliche Le porgo il nostro più cordiale saluto e La ringrazio per aver risposto alla nostra filiale richiesta di incontrarLa. La nostra è una famiglia numerosa sparsa su tutto il territorio nazionale che ha risposto ad una particolare chiamata del Signore per dedicarsi a un servizio missionario verso tutti i genitori. Nelle scuole cattoliche sono infatti presenti molti genitori non praticanti che sollecitati da un incontro e da un richiamo alla responsabilità educativa verso i figli, possono riprendere un cammino nella Chiesa. I genitori dell’AGeSC dedicano parte del loro tempo libero per animare, stimolare, coscientizzare le altre famiglie, negli ambiti della vita quotidiana a partire dalla nostre scuole, sui problemi educativi, culturali ed ecclesiali del nostro tempo. Riteniamo che questa missione sia ancora più utile in questi tempi difficili e confusi ma anche ricchi di grandi opportunità per diffondere quell’umanesimo cristiano che, partendo da una forte identità, intende mettere in dialogo chi crede e chi non crede. Perciò la nostra azione si è articolata principalmente nel campo della formazione dei genitori affermando il primato del tema educativo.
L’altro aspetto del nostro impegno riguarda la difesa della libertà di educazione, come riconobbe nell’udienza del 1998 San Giovanni Paolo II: “L’Associazione ha contribuito in Italia, in modo considerevole a superare una lunga storia di oblio della scuola cattolica e a porre all’attenzione del mondo politico e della pubblica opinione il problema della libertà di educazione.” Per questo ci facciamo carico di sollecitare le autorità competenti sul tema del pluralismo scolastico, della libertà di educazione per tutti i genitori, intervenendo nel dibattito pubblico e presso le istituzioni parlamentari e governative oltre che degli Enti Locali. A sostenerci in questa battaglia pacifica per la giustizia è la consapevolezza di essere di fronte ad un diritto fondamentale della persona, che in Italia è negato alle famiglie più povere ed agli alunni disabili.
Infine tentiamo di testimoniare che la famiglia è ”la cosa più bella che ha fatto Dio. Ha creato l’uomo e la donna. E ha affidato loro tutto”, per trasformare il mondo e la storia attraverso l’esperienza gioiosa di essere educatori, genitori e comunità educanti.
Le portiamo in dono due nostre pubblicazioni: un libro dedicato a Lei “Quando il giorno era una freccia. Papa Francesco. Gli anni nel mondo della scuola. La testimonianza educativa” e un testo che raccoglie le testimonianze del nostro cammino di 40 anni di storia, oltre a una ceramica dipinta a mano da una nostra mamma.
Per concludere accetti il nostro impegno di metterci all’opera per realizzare quanto da Lei raccomandato nell’Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium: “La Chiesa in uscita è la comunità di discepoli missionari che prendono l’iniziativa, che si coinvolgono, che accompagnano, che fruttificano e festeggiano”. E’ un impegno, Santità, che continuerà ancora più convinto e motivato dopo le Sue parole, che consideriamo già fin d’ora un programma di azione nel nostro prossimo cammino associativo.
La Sua paterna Benedizione infine accompagni e sostenga le nostre famiglie, i nostri genitori ammalati, i nostri figli, i nonni, i nostri Assistenti ecclesiastici locali, oggi qui rappresentati da quello nazionale don Renato Mion, e da parte nostra Le assicuriamo la nostra preghiera e la nostra filiale fedeltà.