Seguici sui nostri social
Login

Lettera del Presidente Roberto Gontero a tutti i soci AGeSC

Carissimi Soci,
lo scorso fine settimana si è svolto a Roma il XVII Congresso Nazionale dedicato a: La “buona scuola” alla prova dei fatti, tre giorni di lavoro intenso per gli oltre 140 delegati che hanno potuto partecipare dedicando tempo ed energie sottratte, anche se in modo condiviso, alle proprie famiglie. Questo servizio per il bene comune delle famiglie che hanno scelto la libertà di educazione scolastica ha caratterizzato la nostra presenza e testimonianza nelle Scuole Cattoliche, nella Società e nella Chiesa in quarant’anni di attività AGeSC.
Leggendo il discorso inaugurale, il documento programmatico del Presidente e del Vicepresidente e guardando il video “Quantant’Agesc”, tutti presenti nel sito nazionale www.agesc.it, anche chi non c’era potrà cogliere molti dei contenuti che abbiamo voluto trasmettere dal Congresso a tutti i soci. Non è stata una mera cerimonia di festeggiamento di un pure significativo traguardo, bensì la volontà di gettare le basi per una rinnovata presenza e un’azione determinante nel prossimo futuro.
Le sfide antropologiche che investono la famiglia (dal tema della vita, a quello dell’educazione e della libera scelta scolastica fino a quello della teoria anti famiglia del gender, insieme a molti altri) ci inducono ad un impegno e ad una presenza costante nei progetti di formazione dei genitori delle scuole pubbliche paritarie.
Al Congresso è emersa come strategica e sempre più urgente l’azione di promuovere e sostenere la visione cristiana dell’educazione, testimoniando i valori religiosi che da sempre permeano la nostra società. L’AGeSC è una associazione ecclesiale e noi continueremo a guardare a Papa Francesco ed ai pastori delle Diocesi come figli che vogliono seguire consapevolmente un cammino di comunità. Non si tratta di accodarsi asetticamente ma di condividere e promuovere con intelligenza gli insegnamenti della Chiesa. “E’ in gioco la libertà di educazione dei genitori per i loro figli” - ha detto il Cardinale Bagnasco, Presidente della CEI, nella prolusione che ha aperto il Consiglio permanente della Conferenza Episcopale lunedì 23 marzo.
Sul disegno di legge dedicato alla “buona scuola” ci siamo confrontati al
Congresso con esperti del mondo universitario e mediatico. Il documento finale,
votato all’unanimità dopo un’ampia discussione, esprime in modo chiaro il
pensiero dell’Associazione, che non intende sottovalutare la valenza positiva
sotto molti profili del progetto legislativo ma nemmeno accettare passivamente ciò che libertà di educazione non è.
Il sistema della scuola pubblica paritaria soffre da anni la mancanza di azioni definite, concrete e continue, al punto che oltre il 40% delle scuole medie inferiori e superiori del
Paese è già stato chiuso, negando di fatto alle famiglie una possibilità di
formazione in un sistema pluralista, sancito dalla Costituzione Italiana ma
negato nei fatti mentre in Europa è realtà acquisita. Il mandato del Congresso è
molto chiaro e forte nella determinazione delle linee guida del cammino che
aspetta tutti noi nei prossimi mesi.
L’AGeSC è una realtà di genitori viva e pulsante, ma deve riflettere sulle
condizioni per una rinnovata presenza creativa e innovativa nella scuola e nella
società. Per questo, unitamente al nuovo Comitato Esecutivo eletto dai delegati,
rinnovo l’invito a tutti i Comitati Regionali, Provinciali e d’Istituto a riunirsi nei
prossimi due mesi e ad inviarci successivamente riflessioni, sollecitazioni,
proposte e indicazioni su come ristrutturare e rinnovare la nostra Associazione.
Sarà nostra cura elaborare, grazie ai Vostri contributi, una proposta di percorso
che ci porterà, nell’autunno del 2016, al Congresso Nazionale Straordinario. E’
questo lo spirito di un “nuovo inizio”, che fa tesoro della feconda memoria
storica dell’AGeSC, e con il quale vogliamo contrassegnare il prossimo
triennio.
Ci aspettano anni di lavoro intenso e coraggioso, sollecitati da grandi sfide,
nei quali come credenti possiamo e dobbiamo dare ancora molto per il bene del nostro Paese.
L’occasione è propizia per inviare a tutti, anche a nome del Comitato Esecutivo,
i migliori auguri per una Pasqua Santa, grazie al pensiero di Don Franco Del
Piano, un sacerdote torinese che mi è molto caro: “ Se nonostante tutto siamo
ottimisti è perché Cristo è risorto. Se non mi spavento di me stesso è perché
Cristo è risorto. Se credo in un mondo migliore è perché Cristo è risorto”.