I RITARDI DELLA POLITICA PENALIZZANO ACCOGLIENZA ED INCLUSIONE

Apprendiamo stamane 09 luglio 2024, dal quotidiano Avvenire, che la mancata convenzione con il Comune ha provocato a Roma la chiusura definitiva dell’asilo “I colori della Pace”.
La struttura, aperta per iniziativa della Comunità di Sant’Egidio dal 2007 nel quartiere Trastevere, ospitava 36 bambini italiani e stranieri tra 0 e 6 anni ed era diventato un modello di integrazione oltre che un luogo di accoglienza per genitori giunti in Italia attraverso i corridoi umanitari. Un modello virtuoso di sostegno alla genitorialità e di educazione alla convivenza e all’inclusione.
Non può, quindi, che lasciare sgomenti l’insensibilità della giunta comunale capitolina che, sollecitata per due anni ad aprire un bando per la sottoscrizione di nuove convenzioni, è rimasta inerte condannando la struttura alla chiusura e le famiglie a trovare un’altra collocazione ai bambini. E’ l’ennesimo esempio di come la mancanza di una politica chiara, che tenga nell’unico sistema formativo nazionale anche le strutture non gestite direttamente dallo Stato, penalizzi le esperienze virtuose che nascono per iniziativa di chi ha a cuore il bene comune, a partire da quello dei minori e delle loro famiglie.
La mancanza di misure finanziarie adeguate e stabili espone le scuole cattoliche ad una precarietà cronica e alla soggezione alla volontà politica di turno.
Chi svolge un servizio pubblico meritorio non può essere lasciato solo a fronteggiare le difficoltà di una gestione onerosa rivolta alla generalità dei cittadini. Chiediamo ancora una volta un intervento legislativo serio che partendo dall’ascolto delle istanze dei gestori e delle famiglie delle scuole paritarie ponga rimedio ad una situazione che, lungi dal favorire l’accoglienza e l’educazione per tutti, limita al contrario l’opportunità di accedere ad esperienze formative scelte in piena libertà.
Umberto Palaia
Presidente Nazionale AGeSC

UFFICIO STAMPA:
Alice Manganotti: ufficiostampa@agesc.it