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NON SOLO MIMOSE

di Roberto Zoppi

Non solo mimose e mazzi di fiori. La Festa della Donna, l’8 Marzo, ha bisogno di ben altro per essere celebrato, per essere festeggiato.
Ha bisogno che ognuno di noi maschietti faccia un po’ di autocritica, si cosparga con un po' di cenere il capo (è un segno quaresimale che dice tante cose) e riconsideri cosa personalmente può fare contro la violenza sulle donne e le discriminazioni di genere.
A noi genitori, ad ogni educatore, è sicuramente chiesto di essere testimoni credibili, di essere “maestri” per i nostri figli, di essere “esempio” con azioni, atteggiamenti, parole e gesti.
Le cose cambiano perché prima cambiamo noi…ma se cambiano veramente “dentro” altrimenti rimangono solo buone intenzioni.
Cambiare si può, cambiare si deve! Lo dobbiamo alle nostre figlie, madri, sorelle…lo dobbiamo alle tante donne che nel mondo soffrono discriminazioni e violenze incredibili solo per il fatto di essere donne. Lo dobbiamo a quell’amore immenso che ci ha portato in grembo, ci ha cullato, ci ha cresciuto e che sboccia sulle nostre labbra quando il dolore e la paura è forte.
A tutte le donne, di tutte le latitudini: grazie di esistere.